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2016 – 2019

A metà 2016 il signor Carlo Wullschleger, già nostro cliente da diversi anni, ci ha contattati con una richiesta complessa per il Wullschleger Group SA: andava realizzato, entro un biennio, il nuovo capannone industriale a contenuto misto in cui alloggiare diverse delle attività svolte dal Gruppo.
Il terreno scelto allo scopo si trova a Muzzano, terreno che successivamente si è rivelato piuttosto problematico.
L’obiettivo principale era quindi progettare un nuovo biglietto da visita per l’azienda, perfettamente performante da un punto di vista logistico, tecnico ed economico, il tutto in tempi record.
La nuova sfida era servita.
Anche in questo caso siamo partiti da un’immagine evocativa del concept: “il quadrato nero” di Kazimir Malevic, l’astrattismo di quest’opera spiegava, meglio di altre, l’intento di rendere qualcosa di estremamente complesso, leggibile, fruibile e versatile.
Il quadrato è la forma statica per eccellenza, ma dentro di essa molteplici forme geometriche possono essere inscritte, per rotazione si trasforma addirittura in un cerchio, per traslazione in una croce, potevamo all’interno del concetto astratto del quadrato ritrovare i percorsi, le gerarchie, le connessioni che cercavamo nel difficile progetto che ci era stato commissionato. La complessità resa essenziale.

L’iter progettuale è cominciato con una ricerca per noi nuova, abbiamo dovuto visitare molti stabili affini, in Svizzera, e in particolare Ginevra dove il tema della preziosità del singolo mq di superficie del suolo è molto sentito, per capire quanto complessa fosse la logistica dello stoccaggio del materiale edile, materiale di per sé povero e con scarsi margini di guadagno. Inoltre il capannone avrebbe dovuto ospitare un negozio di Sala Ferramenta, una zona logistica per le spedizioni, uno showroom di finiture interne sotto il cappello di Edilcentro, un’officina di riparazioni meccaniche, nonché degli uffici, quindi una continua movimentazione di mezzi, persone e cose.
Il terreno aveva una scarsa edificabilità, è stato quindi un lavoro di massima ottimizzazione organizzativa e logistica.
Il risultato visibile è un edificio performante, altamente tecnico, che riesce ad accattivare per la sua immagine, esso è stato possibile grazie al lavoro multidisciplinare di diverse figure professionali, ognuna esperta nel suo campo, che lavorando all’obiettivo comune, hanno dato il proprio contributo.

Il cantiere ha palesato qualche sorpresa, si sono rese necessarie un’intera bonifica del terreno e una massiccia palificazione per la scarsa resistenza del suolo alla platea fortemente sollecitata dal carico del materiale stoccato in altezza, qui, il grande lavoro congiunto di ingegneri civili (Passera e Associati SA) e direzione lavori (Encotech SA) è stato risolutivo.

crediti
simone mengani (fotografo)

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simone mengani (fotografo)